Potenziale rischio di carcinoma a cellule squamose della pelle associato a terapia a lungo termine con Vfend
Revisioni di studi osservazionali pubblicate e case report pubblicati in letteratura, così come segnalazioni spontanee post-marketing, hanno identificato un ridotto numero di casi di carcinoma a cellule squamose della pelle nei pazienti che avevano sviluppato fototossicità durante trattamento con Voriconazolo a lungo termine ( nella maggior parte dei casi, oltre i 180 giorni ).
Fattori di rischio per lo sviluppo di carcinoma a cellule squamose della cute in questi pazienti comprendevano: fototipo della pelle, esposizione ripetuta alla luce del sole ( radiazioni ultraviolette ) ed immunosoppressione ( in particolare immunosoppressione cronica secondaria a chemioterapia o a trapianto d’organo).
Il contributo del Voriconazolo allo sviluppo di carcinoma a cellule squamose non è stato stabilito. Per minimizzare il rischio di sviluppo di fototossicità in pazienti che ricevono Voriconazolo, è importante evitare l’esposizione diretta ai raggi solari ed utilizzare un abbigliamento protettivo e fattori di protezione della pelle dalle radiazioni UV, con adeguato schermo solare.
La durata del trattamento deve essere la più breve possibile e la terapia a lungo termine con Voriconazolo ( oltre i 6 mesi ) deve essere presa in considerazione solo se i benefici superano i potenziali rischi. ( Xagena2010 )
Fonte: AIFA, 2010
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